Il procrastinatore è una delle personalità più dannose, sia per se stesso che per gli altri. Non procrastinare! è infatti uno dei suggerimenti che ci sentiamo dire forse più spesso nella nostra vita, lavorativa e personale. Molto spesso ci troviamo anche dubbiosi su come rispondere a questa affermazione, perché semplicemente non sappiamo cosa significhi procrastinare.
Il significato di procrastinare
Il significato letterale di procrastinare è rimandare, una decisione, un pagamento, un lavoro. È quel momento in cui diciamo Questo lo faccio domani. Lo facciamo anche se sappiamo che questo avrà conseguenze negative. Per esempio quando rimandiamo un pagamento e sappiamo che avremo una penale, oppure rimandiamo un lavoro e sappiamo che domani lavoreremo il doppio.
Un atteggiamento piuttosto normale e comune, ma che, portato avanti in maniera continuativa, può essere dannoso per la nostra vita. Ovviamente se siamo consapevoli che rimandiamo qualcosa solo ogni tanto per il nostro benessere personale e per non stressarci, non è un problema.
Il problema invece sorge quando non riusciamo mai a stare al passo con gli impegni e le deadline della nostra vita, danneggiando noi stessi e quelli che ci stanno intorno. Ecco come possiamo intervenire per non procrastinare più (o comunque di meno). Per prima cosa è importante capire che tipo di procrastinazione adottiamo e che tipo di procrastinatori siamo.
Due tipi di procrastinazione
Ci sono diversi modi per essere procrastinatori: non tutti rimandiamo le nostre decisioni e le nostre attività nello stesso modo. In generale, ci sono due tipi di procrastinazione: la procrastinazione rilassata e la procrastinazione ansiosa.
Procrastinazione rilassata
La procrastinazione rilassata è tipica delle persone particolarmente ottimiste, che riescono con grande tranquillità a rimandare impegni e attività, con l’idea che la faranno appena vorranno e che non ci saranno conseguenze per questo. Una capacità di vivere la vita senza pensieri veramente invidiabile.
Procrastinazione ansiosa
Al lato opposto, la procrastinazione ansiosa: rimandiamo una nostra decisione, ma non riusciamo a farlo con leggerezza, anzi ci sentiamo costantemente in colpa e sotto pressione per non averla completata.
In generale la cosa migliore è trovare un equilibrio: non bisogna certamente essere essere totalmente disinteressati ad ogni impegno che dobbiamo portare a termine, tuttavia al contempo non dobbiamo neanche farci vincere dallo stress. L’equilibrio è dare la giusta importanza ad ogni attività, e agire di conseguenza.
Chi è il procrastinatore
Il procrastinatore, soprattutto il procrastinatore cronico, è quella persona che rimanda sempre tutto a dopo. Probabilmente avrete una persona del genere nella vostra vita, oppure vi potete riconoscere in questo tipo di profilo.
Questo comportamento, come detto, può essere piuttosto dannoso sia per la qualità della nostra vita sia per le persone che ci stanno intorno, che facilmente smetteranno di fidarsi di noi e della nostra capacità di portare a termine i compiti assegnati.
Ma quali sono le cause che ci portano ad essere procrastinatori?
Le cause della procrastinazione
Come detto, le cause della procrastinazione possono essere molteplici. Definire le cause può essere anche utile per capire che tipo di procrastinatore siamo e se e come dobbiamo intervenire per correggere il nostro comportamento.
Pigrizia
La pigrizia è la causa più tipica della procrastinazione: semplicemente, non abbiamo voglia di impegnarci, e rimandiamo i nostri impegni a data da destinarsi. Si tratta della causa meno grave: sicuramente possiamo intervenire per migliorare il nostro comportamento, ma non è una causa particolarmente grave, se fatta in piccole dosi.
Disinteresse
È facile essere procrastinatori quando, molto semplicemente, non abbiamo interesse nell’attività da svolgere. E questo può anche provocare una mancanza di motivazione. In questo caso la cosa migliore è essere onesti con noi stessi e, eventualmente, abbandonare tale attività e dedicarci ad altro.
Perfezionismo
In questo caso si tratta di un problema potenzialmente più grave e profondo: rimandare un progetto o un’attività perché non si è mai convinti che sarà perfetto e compiuto. Questo può nascondere un senso di insicurezza e insoddisfazione, più che di perfezionismo effettivo.
Paura
La paura può essere sia la paura del successo che dell’insuccesso. Quindi quando rimandiamo un impegno sia per paura di fallire, sia per paura che gli altri si aspettino qualcosa da noi che non potremo dargli. Due facce della stessa medaglia.
Rabbia
Non meno comune la procrastinazione per rabbia e, in un certo senso, ribellione: sentiamo che le richieste che ci sono state fatte sono ingiuste o assurde, e per questo decidiamo di rimandare l’attività da svolgere.
Che tipo di procrastinatore sei?
Di base ci sono tre tipi di procrastinatori, a seconda del comportamento e delle cause che lo portano a rimandare un impegno o un’attività.
Procrastinatore pigro
Il procrastinatore pigro è un procrastinatore abbastanza casuale, che non ha molta voglia in generale di agire e, quando può, rimanda tutto quello che può rimandare. È il tipo più innocuo di procrastinatore, che ogni tanto ha bisogno di una tirata d’orecchie, ma nulla di più.
Procrastinatore selettivo
Il procrastinatore selettivo è il procrastinatore che procrastina solamente per buone ragioni, e che riesce a mettersi solamente sulle cose che veramente lo interessano. Se invece sopraggiungono sentimenti di rabbia o poco interesse sull’attività, rimanderà all’infinito.
Procrastinatore cronico
Il procrastinatore cronico è il procrastinatore che rimanda. Sempre. Ogni possibilità di rimandare qualcosa è una buona idea, per godersi invece la bellezza e il piacere del momento, mettendo da parte ogni preoccupazione futura. Una calamità per se stesso e per chi gli sta intorno.
Come la procrastinazione può influire sulla nostra vita
Anche se può sembrare un comportamento innocuo, in realtà la procrastinazione può portarci ad avere delle conseguenze importanti sulla nostra vita. Ovviamente dipende dal livello di gravità del nostro procrastinare, da quanto spesso succede, cosa tendiamo a rimandare e via dicendo.
Tuttavia, soprattutto nel lungo periodo, ci possono essere tre conseguenze spiacevoli:
Mancanza di fiducia
Col tempo, se continueremo a rimandare ogni impegno, ci macchieremo della nomea di procrastinatori, e quindi di persone di poca fiducia. In questo modo i nostri amici e parenti tenderanno a non affidarci più alcunché, ritenendoci appunto persone inaffidabili.
Un loop infinito
Continuando a lasciare aperte delle questioni, finiremo per ritrovarci in un loop infinito, in cui continueremo ad accumulare impegni e questioni non finite, senza mai riuscire ad arrivare ad un punto e aumentando lo stress a dismisura.
Incapacità di pianificazione
Continuando a rimandare e trovandoci appunto pieni di impegni non finiti, risulteremo incapaci ala fine di ragionare con tranquillità e di pianificare il nostro futuro a medio e lungo termine, se il nostro tempo sarà dettato dalle scadenze mancate.
Come non essere un procrastinatore
Che tu sia un procrastinatore pigro o un procrastinatore cronico, ci sono cinque consigli universali che si possono usare per sconfiggere questa voglia che ci viene di rimandare gli impegni.
Agisci
Più rimandi una decisione o un’attività, più questa ti sembrerà terribile e infattibile. La cosa migliore, quindi, è in ogni caso buttarsi, al massimo sbagliare e poi correggersi. Infatti, per quando potresti programmare tutto a puntino, finche non ti metterai a farlo non potrai mai sapere se andrà come dovrebbe.
Un passo alla volta
Quando pensi di dover cominciare un’attività, tendi a pensarla nel complesso: tutte le cose da fare, tutte le ore da studiare. Invece la cosa migliore è cominciare a pensare al primo passo, ovvero a come iniziare la tua attività. E poi tutto il resto verrà da sè.
Prima cosa da fare
Se in una determinata giornata devi fare qualcosa di importante che però è anche spiacevole per te, fallo come prima cosa. Come detto sopra, più rimandi più ti ritroverai ad avere paura di quello che può succedere. Al contrario, se farai subito quella telefonata, quel capitolo che tanto ti fa paura, il resto della giornata scorrerà con un peso in meno.
Prendi una decisione
Quando ti ritrovi a dover fare qualcosa che non hai ancora fatto, devi di fatto prendere una decisione, ovvero cominciare ad agire. E, se comincerai a prendere la decisione di agire, riuscirai ad accrescere la tua autostima e ad evitare di rimandare ulteriormente
Scegli cosa completare
Non bisogna completare tutto. Se cominci un libro che poi non ti interessa, se ti sei messo davanti ad un film di scarsa qualità, non sei obbligato a finirlo. Anzi, devi dare valore al tuo tempo e scegliere cosa completare, capire quali sono le cose importanti e quali le perdite di tempo. Quando hai individuato cosa è davvero utile alla tua vita, completalo.
Scegli un corso di crescita personale
Per non essere procrastinatore, un buon modo è scegliere un corso di crescita personale per la gestione del tempo. Per questo The Smart Leader offre un corso gratuito su questa tematica, tenuto dall’esperto Luca Crippa.